
VICENZA – Ha detto di essere il capo dei secessionisti veneti, si è dichiarato “prigioniero di guerra” e poi ha smesso di rispondere. Luigi Faccia, il leader dei secessionisti veneti arrestati nell’operazione dei Ros, non ha risposto al Gip che venerdì 4 aprile lo ha sentito in carcere a Vicenza per l’interrogatorio di garanzia. “Sono un prigioniero di guerra” ha detto l’ex Serenissimo – si è appreso dai suoi legali – dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere.
Faccia è accusato di associazione con finalità di terrorismo ed eversione. I suoi avvocati raccontano che si è mostrato combattivo e determinato “nel portare avanti i suoi ideali di indipendenza”.
Faccia, ha voluto leggere al giudice una sua breve dichiarazione:
“Come responsabile del Veneto Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica, mi dichiaro prigioniero di guerra”.
Piccola schermaglia con il giudice e la cancelliera anche al momento delle generalità, quando Faccia, alla domanda sulla propria nazionalità, ha risposto: “veneta”.