
Sergio Schonauer, dubbi della famiglia sulla morte: la salma del ginecoloco sequestrata dopo il funerale (Foto d'archivio Ansa)
Sergio Schonauer è un famoso ginecologo di Bari morto a 79 anni. Sembrava fosse morto per cause naturali, infatti c’era già stato il funerale. Ma non tutti i parenti erano certi di questa ipotesi. Motivo per cui la salma è stata sequestrata dopo il funerale, avvenuto a Trani.
La procura di Trani ha infatti aperto una inchiesta e bloccato la cremazione della salma. Ne parlano diversi giornali locali, come il Corriere del Mezzogiorno, Repubblica Bari e La Gazzetta del Mezzogiorno.
Sergio Schonauer: la salma trattenuta dalla Procura dopo il funerale
Secondo quanto riferiscono questi quotidiani, la salma è stata trattenuta per ordine della Procura dai carabinieri. I militari sono intervenuti proprio nel giorno dei funerali, sabato scorso.
Sergio Schonauer viveva a Trani con la seconda moglie
Schonauer era un medico molto noto, ed è stato direttore del dipartimento di ginecologia del Policlinico di Bari. Viveva a Trani con la sua seconda moglie. Secondo quanto riferiscono i giornali a presentare l’esposto sarebbe stato uno dei figli, che sospetta che la morte non sia avvenuta per cause naturali.
Sergio Schonauer, ipotesi morte per avvelenamento
Ma se non è morto per cause naturali, per cosa è morto Schonauer? I giornali locali parlano di possibile avvelenamento. Questo almeno sarebbe il sospetto avanzato nella denuncia dei figli. Sembra plausibile che i sospetti si concentrino sulla questione eredità .
Ecco cosa scrive la Gazzetta del Mezzogiorno al riguardo: “Si tinge così di giallo la scomparsa di una figura molto nota anche oltre i confini della Puglia, le cui circostanze sarebbero tutte da chiarire. L’ipotesi dell’avvelenamento, ventilata nella denuncia, sarebbe legata a presunti dissidi fra familiari per supposte questioni ereditarie. Sarà la Procura tranese a fare luce sulla controversa vicenda, soprattutto all’esito di un esame autoptico evidentemente caldeggiato dai denuncianti ma non ancora disposto”.
