Domenico Apicella, 47 anni, in congedo perché reduce da una malattia nervosa, dopo aver preso il fucile del padre, regolarmente denunciato, ha prima sparato alcuni colpi in aria e dopo, entrato nell’abitazione dei genitori ha ucciso il padre, Cosimo, di 71 anni.
A quel punto, in un momento di lucidità, lo stesso Apicella ha chiamato i carabinieri. Prima del loro arrivo, però, l’agente ha sparato anche alla madre, Antonietta Imbemba, 68 anni. Quindi è nuovamente uscito in cortile ed ha ucciso il suo cane. Infine si è suicidato con una fucilata al petto.
I vicini descrivono Apicella come una persona riservata, che usciva poco: lo si vedeva in giro, sporadicamente, a passeggio col cane o in bicicletta.