Dal 10 gennaio e fino a Pasqua una “settimana bianca” si compra a 99 euro a persona. Il prezzo comprende cinque notti in albergo a tre stelle, colazione inclusa, cinque skipass giornalieri per impianti con 12 piste lunghe 17 chilometri, servite da funivie, seggiovie e tappeti mobili. Il tutto non su una collina albanese ma sulle Alpi, in Trentino, in Valsugana Lagorai. Dovete sbrigarvi però, per ora l’offerta vale soltanto per i primi 99 che si prenotano. Ma, giurano in Trentino, è un esperimento pilota, solo il primo passo della vacanza sulla neve low cost.
E dovete fare attenzione a non farlo sapere ai veneti che hanno anche loro gli impianti sulle Alpi. I veneti, a Belluno in particolare, sono furibondi. Dicono che una settimana bianca non può costare meno di 300/400 euro e che se quelli del Trentino fanno altrimenti è concorrenza sleale. Sleale due volte perché finanziata dalla Regione Trentino con le agevolazioni che questa concede agli operatori turistici. Insomma l’accusa è: il Trentino, Regione a statuto speciale, prende un sacco di soldi dalla fiscalità generale e poi, con quei prezzi, toglie clienti agli altri, veneti in primis.
Come che sia, chiunque abbia ragione o torto, da questa “guerra dello sci” c’è per chi ama quel tipo di vacanza tutto da guadagnare. Impossibile o quasi sarà essere uno dei 99 a 99 euro ma anche se facessero domani mille turisti a 150 euro vale la pena di informarsi, correre e concorrere al nuovo gioco della “pista al costo di un caffè”.