Gli insegnanti rivendicano la settimana di stop didattico, in tante scuole diventata vacanza sulla neve, e la preside di una materna ed una elementare di Certosa (Genova), quartiere operaio del ponente genovese, li precetta.
Un provvedimento senza precedenti. Il dibattito sulla settimana bianca in Liguria da settimane contrappone chi vuole gli 8 giorni di sospensione delle lezioni a chi, invece, invoca il diritto allo studio e chiede la scuola aperta, comunque. La precettazione dei docenti è stata accompagnata dalla revoca della chiusura, prevista da lunedì fino a sabato. «Non potevo far finta di niente – dice Gaetana Feniello, 20 anni anni di insegnamento alle spalle e 6 da precaria prima di diventare dirigente scolastica – ma 250 famiglie mi avevano chiesto di tenere le porte aperte». Accade nelle due scuole “Ariosto” dello stesso istituto comprensivo, frequentato da figli di operai ed immigrati: «Gente oggi in grande difficoltà economica – aggiunge la preside – tanto che la scorsa settimana quattro genitori hanno perso il lavoro».
Molte mamme, badanti e baby-sitter, non sanno cos’è la vacanza sulla neve. La mattina vanno a lavorare ed è un problema tenere i figli a casa. Tanto che dopo la delibera del consiglio di istituto, che disponeva la chiusura, la metà delle 600 famiglie aveva scritto una lettera alla preside. Che, senza esitazioni, ha riconvocato il consiglio d´istituto e ribaltato la decisione, contro la volontà degli insegnanti, che per presentarsi in classe hanno preteso un ordine di servizio.
«Non temo di essere tacciata per fascista ed antidemocratica – precisa Feniello – mi sento più di sinistra dei miei docenti, ma loro ed i sindacati non hanno capito il bisogno di questo quartiere». Ieri, prima delle 8, la “preside con le stellette” (non tifa per il ministro Renato Brunetta e si definisce catto-comunista) si è fatta trovare davanti le scuole dello stesso plesso: «Per accertarmi che tutti gli alunni fossero accolti in classe, dove ne sono giunti più del previsto». Tutti presenti e nessuna assenza strategica dei 66 docenti.