SIENA – La caccia alle volpi nelle loro tane nella provincia di Siena è stata rinviata. I cacciatori e i loro cani addestrati per stanare le volpi ed i loro cuccioli direttamente nelle tane inizierà il 1° maggio. La caccia era stata decisa nel contesto di un piano di abbattimento di animali ‘nocivi’ nelle campagne. Un rinvio che non soddisfa a pieno la Lega Antivivisezione e il Wwf, che ne chiedono l’annullamento.
La Lav spiega: “Il rinvio è un primo risultato positivo, ma non può bastare perché non annulla ma rinvia l’inizio delle operazioni di abbattimento delle volpi e dei loro cuccioli in tana. Operazioni che l’assessore provinciale Betti continua a difendere sostenendone l’utilità ai fini della tutela della biodiversità. Il solo rinvio però non soddisfa le richieste dei cittadini e delle associazioni che auspicano si giunga all’annullamento definitivo di un sistema di caccia tanto crudele qual è l’intervento alla tana con i cani addestrati”.
Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav, ha detto: “Siamo convinti che la caccia alla volpe in tana sia uno dei metodi più crudeli e sanguinari inventati dai cacciatori, per questo auspichiamo che non solo la provincia di Siena, ma tutte le province italiane smettano definitivamente di autorizzarla”.
Soddisfatto, ma solo in parte, anche il Wwf: “In questo mese di tempo si conduca una verifica e si arrivi al completo annullamento di queste inutili e dannose pratiche. Il segnale dato dalla Provincia è quello di apertura ad un confronto su tematiche estremamente delicate. Come già ribadito il WWF ritiene che gli interventi di controllo sulla popolazione della volpe siano non giustificabili dal punto di vista scientifico, inefficaci, dannosi per la specie oggetto di prelievo e di disturbo per il resto della fauna selvatica anche in periodo riproduttivo”.