Un funzionario di una comunitĂ montana nel Bresciano, Diego Ardigò, 52 anni, che riveste anche il ruolo di sindaco di Tremosine, un paese dell’alto Garda bresciano recentemente inserito tra i”borghi piĂą belli d’Italia”, è stato arrestato e posto ai domiciliari con le accuse di peculato, falso, abuso d’ufficio, truffa aggravata e violazioni al Testo unico in materia edilizia.
A intervenire sono stati i carabinieri di Salò (Brescia) e di Limone del Garda su provvedimento emesso dal gip di Brescia a seguito di un’ attivitĂ di indagine condotta per piĂą di un anno sull’operato dell’uomo «per reati commessi nella sua qualitĂ di funzionario della ComunitĂ montana del Parco Alto Garda bresciano».
Secondo quanto riferito dai carabinieri, numerose perquisizioni avrebbero consentito il recupero di materiale documentale di notevole interesse per le indagini, che hanno portato a contestare 46 capi d’imputazione. I provvedimenti scaturiscono da un’attivitĂ investigativa relativa alla gestione di finanziamenti e contributi regionali e statali per la realizzazione di opere pubbliche nell’ambito territoriale di competenza della ComunitĂ montana e per la violazione della normativa inerente agli incentivi dell’ex legge Merloni.
Tra gli indagati vi sarebbero anche un altro impiegato della ComunitĂ stessa e i legali rappresentanti di ditte appaltatrici di opere pubbliche per violazione in materia edilizia per la realizzazione di manufatti in cemento armato.
