da: Corriere della Sera
MILANO – La battaglia per il controllo delle banche sta sollevando un acceso dibattito anche sui grandi quotidiani italiani. In particolare il ruolo di nuovi protagonisti provenienti dal mondo degli immobiliaristi e l’ atteggiamento tenuto alla sinistra.
« Le Opa di spagnoli e olandesi su Bnl e Antonveneta vanno valutate nei termini di convenienza economica e trasparenza ha sottolineato venerdì sul Sole 24 Ore il direttore Ferruccio de Bortoli . L’ italianità del credito si difende offrendo di più, con un’ altra Opa. Le scorciatoie non sono ammesse » . Secondo de Bortoli, invece, « le manovre che avvengono nell’ ombra sviliscono la nostra già precaria immagine nazionale e vanno a scapito dei piccoli azionisti » . Se poi « alcuni dei protagonisti si muovono per la moral suasion della Banca d’ Italia, c’ è da rimanere sconcertati » . Il direttore del Sole punta quindi il dito su « alcuni immobiliaristi, dai Ricucci ai Coppola agli Statuto » che « mostrano in pubblico più se stessi che i loro bilanci: da dove arrivano tutti quei soldi? » .
Sulla stessa linea Eugenio Scalfari, che ieri su Repubblica ha puntato anch’ egli l’ indice contro « l’ attiva partecipazione del governatore a conciliaboli da lui stesso promossi » per formare « cordate camuffate » in funzione anti stranieri. « Un governo e un ministro dell’ Economia nel pieno delle loro attribuzioni avrebbero dovuto richiamare fermamente il governatore scrive Scalfari e un’ opposizione consapevole avrebbe dovuto far sentire energicamente la sua voce in difesa del mercato e delle sue regole » .
Di altro avviso Paolo Gambescia, direttore del Messaggero ( gruppo Caltagirone) ed ex direttore de l’ Unità , che si concentra sull’ intervento « a gamba tesa » con cui « il giornale della Confindustria, Il Sole 24 Ore » è entrato « nella complessa vicenda delle banche per sostenere la tesi di una parte e delegittimare quella dell’ altra » .