ROMA – Per cercare di alleggerire il traffico di accessi online al sito del Censimento, chi domenica 9 ottobre si è connesso ma non riesce a compilare il questionario per motivi tecnici vedrà comparire un avviso, con il quale si ringrazia per la tempestività ma si invita a connettersi più tardi o nei prossimi giorni.
Lo rende noto l’Istat, che ricorda come ci sia tempo fino alla fine dell’anno per adempiere al dovere di rispondere alle domande. “Stiamo cercando di risolvere i problemi tecnici dovuti al grande numero di accessi in questa prima giornata” assicurano all’istituto di statistica, ma nel frattempo meglio avvertire i volenterosi: inutile aspettare per ore che la situazione si sblocchi, meglio rinviare a giorni migliori.
E’ cominciata così la giornata più importante del Censimento generale della popolazione, quella che produrrà la “fotografia” dell’Italia: il 9 ottobre 2011 è infatti la data di riferimento della rilevazione, cioè le informazioni che ognuno deve fornire devono essere aggiornate alla data odierna, né un giorno prima né un giorno dopo. Il tilt è stato da più di mezzo milione di accessi, boom che fa gridare al successo l’Istat ma che fa andare in tilt un sistema informatico evidentemente non preparato a questo affollamento.
Il popolo del web non fa sconti, e su Internet impazzano le proteste di chi ha cercato di adempiere al proprio dovere ma non ci è riuscito per il malfunzionamento del sito. Un sindacato dei ricercatori, l’Usi/Rdb, parla apertamente di “flop” e “figuraccia” e chiede le dimissioni del presidente dell’Istat Giovannini. “Alle 9.30 mi sono connesso al sito – scrive all’Ansa un sindacalista dell’Usb – ho inserito username e password e mi sono messo ad aspettare… sono le 16.15 e sto ancora aspettando la risposta del server. Ho anche composto più volte l’apposito numero verde per avere informazioni e tutte le volte mi è stato risposto di riprovare più tardi perché gli operatori sono tutti impegnati”.
L’Istat si scusa e fa sapere che “già dalle prime ore del mattino sono stati registrati picchi di 500 mila collegamenti contemporanei al sito del censimento”, e questo grande afflusso ha “creato di conseguenza rallentamenti e difficolta’ di accesso”. Telecom, per conto di Istat, “sta già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato”. Nel frattempo, chi si è connesso ma non riesce a compilare il questionario per motivi tecnici vedrà comparire un avviso, con il quale si ringrazia per la tempestività ma si invita a connettersi più tardi o nei prossimi giorni, visto che c’è tempo fino alla fine dell’anno per adempiere al dovere di rispondere alle domande.
Il censimento interessa 25 milioni di famiglie e oltre 61 milioni di cittadini, italiani e stranieri, residenti in 8.092 comuni. E se da oggi, per la prima volta nella storia di questa rilevazione, si può compilare online il questionario arrivato nei giorni scorsi a domicilio – la consegna dei plichi è in programma fino al 22 ottobre – da domani 10 ottobre sarà possibile consegnare la versione cartacea del questionario negli uffici postali e negli uffici comunali del censimento. In entrambi i casi, i cittadini riceveranno una ricevuta, da conservare, per l’avvenuta compilazione. Una guida in 19 lingue, contenuta nel plico giunto a casa, aiuterà la compilazione del questionario. Dal 21 novembre e fino al 29 febbraio 2012, entreranno in campo 60 mila rilevatori con l’incarico di raccogliere i questionari non ancora restituiti oltre che di rilevare le convivenze negli ospedali, nei conventi o negli alberghi, come delle abitazioni non occupate e degli edifici.
Tra quelli che nel pomeriggio di oggi hanno provato a compilare il questionario c’è anche l’ex consigliere comunale di Bologna Nicolò Rocco di Torrepadula che ha inviato una nota all’Ansa molto critica: ”Complimenti vivissimi! Dopo avere sbandierato l’obbligo di compilare il censimento, possibilmente il 9/10 e preferibilmente on-line, da bravo cittadino mi sono seduto davanti al computer per compilare on-line, il questionario e, dopo un’ora di tentativi di connettermi al sito e aprire il modulo, e’ comparso un messaggio, chissà perchè in inglese visto che siamo in Italia, che mi dice che il servizio di compilazione on-line al momento non è disponibile”.
In effetti altri tentativi di altre persone, come oramai dichiarato anche dall’Istat hanno avuto lo stesso esito: ”Ho provato allora – prosegue Rocco – a chiamare il numero verde 800.069.701 per avere assistenza ma, dopo essere riuscito a trovare la linea libera, cosa tutt’altro che facile, una sbrodolata di parole, 95% inutili, mi ha detto semplicemente che nessun operatore era al momento disponibile e di richiamare più tardi o mandare una mail a: infocens2011@istat.it, cosa che sto facendo. Se la buona riuscita di questo censimento si vede da questo inizio, che definirei tragicomico, auguri per il prosieguo!”.
“Già il censimento in sè è una rottura di scatole e una perdita notevole di tempo, in più si aggiungono tutte queste difficoltà: siete sicuri di avere adottato le giuste procedure? Il pastore sardo che vive in un nuraghe del Sulcis o un contadino dei monti della Sila o un nonnetto di 96 anni dell’Alto Adige come pensate che possano riuscire in questa impresa? Auguri !! Un cittadino molto, molto, inca….to”.