Sla, i malati occupano via XX Settembre. Salvatore Usala stacca il respiratore

Salvatore Usala ha staccato la batteria del suo respiratore contro l’indifferenza del governo

ROMA – Dopo ore di attesa davanti al ministero dell’Economia, ha staccato il respiratore. Insieme a lui sono almeno un centinaio i malati di Sla che da mercoledì mattina  bloccano il traffico con le loro carrozzine in via XX Settembre. Chiedono al governo più fondi per l’assistenza domiciliare. Il primo di loro, Salvatore Usala, segretario del comitato 16 novembre Onlus, stanco di aspettare ha staccato le batterie del suo respiratore in segno di protesta. Gli restano poco meno di quattro ore di autonomia respiratoria. Se non saranno ricevuti, come Usala anche tutti gli altri disabili attaccati al respiratore che partecipano al sit-in di protesta, staccheranno le loro batterie.

“Non si ritengono colpevoli della morte del dottor Pennacchio (ucciso dalla stanchezza dopo l’ultima manifestazione a Roma, ndr)”, accusa Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre Onlus. “Allora perché siamo qui da tre ore e non ci hanno ancora ricevuti? Chi non si sente responsabile di una morte – ha proseguito – si attivi allora per ricevere queste persone che non possono essere lasciate qui fuori al freddo. La prima crisi respiratoria si è già verificata – ha annunciato – e solo grazie al nostro impegno, ai mezzi di soccorso che abbiamo approntato, abbiamo potuto assistere questo malato. Se nel giro di un quarto d’ora non ci aprono il portone, passeremo a gesti seri”.

E ha aggiunto: “Se l’esito dell’incontro non sarà positivo, il presidio andrà avanti ad oltranza, resteremo qui anche di notte e ne saranno responsabili i rappresentanti delle istituzioni. Noi chiediamo che non vengano reperite risorse solo nel caso di situazioni estreme ed eccezionali, come la catstrofe ambientale in Sardegna, perché da anni chiediamo interventi coerenti e omogenei. Siamo stufi di sentirci dire che non ci sono soldi, se pensiamo che ogni anno vengono spesi 18 milioni per le Residenze sanitarie e, invece, ne basterebbe un quarto per farli stare a casa”.

I disabili e le loro famiglie, con l’aiuto dei fratelli Biviano, che dal 23 luglio protestano davanti a Montecitorio per la libertà di cura con il metodo Stamina, hanno bloccato anche via Cernaia, dove si trova un ingresso laterale del ministero dell’Economia, e le zone limitrofe.

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Daniela Lauria