ROMA – Matteo Renzi, da Bari, lancia la campagna per la segreteria del Pd e subito prende le distanze, su amnistia e indulto, con i dirigenti del partito: “Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso autogol”. E aggiunge: “Bellissimo vedere chi fa volontariato nelle carceri, ma come facciamo a insegnare la legalità ai giovani e agli studenti se ogni sei anni buttiamo fuori i detenuti perché le carceri scoppiano?”
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Parole che non potevano passare inosservate, all’attacco vanno Zanonato (“Sembra Beppe Grillo quando parla così”) e Emma Bonino: (“Se lui è il nuovo, ridatemi l’antico”). Renzi poi, intervenuto a In Mezz’ora, replica:
“Il presidente della Repubblica non e’ mai uscito dai suoi poteri, neanche con l’ultimo messaggio alla Camere, anzi ha dimostrato una capacita’ di servizio unica. Poi, non si puo’ dire ‘l’ha detto il Capo dello Stato quindi si fa cosi’ punto e basta’. I partiti se non discutono su questi temi, come quello dell’amnistia, a cosa ci stanno a fare? (…) Non ho parlato contro Napolitano che legittimamente ha fatto un messaggio con sue riflessioni, mentre le forze politiche devono dire come la pensano. E io ho detto che non mi sembrava serio un nuovo indulto-amnistia dopo 7 anni dall’ultimo. Non serio, non educativo e non responsabile”
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