“Sorelle d’Italia”: monta la protesta per l’Inno di Mameli al femminile utilizzato in uno spot

“Sorelle d’Italia”, è protesta contro la pubblicità di Calzedonia, che utilizza l’Inno di Mameli, riscritto e cantato al femminile, per promuovere dei collant.

Il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, già noto per altre “iniziative patriottiche” si scaglia contro lo spot: «Con il canto degli italiani non si gioca. E non si può nemmeno metterlo sotto i piedi».

«L’inno di Mameli non è uno scherzo. È una cosa seria – dice ancora Vaccarezza – sentirlo in un spot per pubblicizzare delle calze da donna è una vergogna». E allo stesso modo, secondo il presidente della Provincia di Savona, dovrebbero vergognarsi i dirigenti dell’azienda di Malcesine, nel Veronese, «che hanno consentito a coloro che hanno realizzato la pubblicità di poterla mettere in onda».

«Chiedo espressamente all’azienda di eliminare dallo spot le note di Mameli, l’inno non deve essere violato in nessun modo. Lo chiedo a nome non solo dei savonesi, ma di tutti gli italiani che hanno a cuore il canto degli italiani che rappresenta la nostra nazione», conclude Vaccarezza.

La colonna sonora dello spot si chiama appunto “Sorelle d’Italia” e nel video della pubblicità, diretto dal regista Luca Lucini, scorrono le immagini di donne che, avvolte in calze e collant, si abbandonano a momenti di svago o relax.

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Alessandro Avico