Anche i minorenni potranno ora richiedere lo SPID, il sistema di identità digitale, che permette di entrare nei siti della pubblica amministrazione con un’identità certificata. Il processo di rilascio dello SPID prevede un processo di verifica dell’identità di un utente, per cui c’è la certezza che ad un determinato nome utente corrispondano un solo codice fiscale e un documento di identità. L’accesso allo SPID è protetto da autenticazione a due fattori, per cui viene garantita la sicurezza delle credenziali, per proteggerle da qualunque tipo di frode.
Da qualche tempo, esiste per i professionisti l’obbligo di usare lo SPID per accedere ai servizi della pubblica amministrazione e questo dettaglio ha fatto esplodere il numero di utenti, che è arrivato addirittura ad oltre 30 milioni di persone. Un’interessante novità quella introdotta, che consente ai cittadini di età compresa tra i 5 e i 17 anni di disporre di uno strumento che da un lato faciliti i loro rapporti con la Pubblica Amministrazione, e dall’altro li aiuti a sviluppare una coscienza sociale.
Perché scegliere di usare SPID
Il legislatore ha previsto differenti possibilità nell’utilizzo del servizio tra under e over 14. Fino al 30 giugno 2023 (termine del periodo di prova), i minori tra 5 e 13 anni potranno usufruire dello SPID esclusivamente per accedere ai
servizi online erogati dagli istituti scolastici. Una scelta fatta, per cercare di tutelare la sicurezza dei giovani e giovanissimi, che ancora non hanno pienamente sviluppato una cultura della sicurezza informatica e dei rischi che si incorro navigando nel web. Tra i servizi disponibili è compreso l’accesso al registro elettronico all’interno del
quale vengono riportate tutte le attività, voti compresi, di uno studente durante il proprio percorso scolastico. Successivamente a quella data le funzionalità verranno allargate.
Lo SPID per i ragazzi tra i 14 e 17 anni, invece somiglia maggiormente allo strumento a disposizione di tutti i maggiorenni. Consentirà infatti l’accesso ai servizi INPS, al Fascicolo Sanitario Elettronico (dove consultare i dati relativi alla propria salute, esami del sangue e altro ancora) o a servizi come il saldo punti patente sul Portale dell’Automobilista.
Come richiedere lo SPID
Non è difficile sapere come richiedere lo SPID : per i minorenni può essere inoltrata da un genitore (o da chi ne fa le veci) attraverso il proprio SPID personale. Bisognerà inoltre eseguire un apposito procedimento di verifica
del collegamento tra genitore e figlio. In questo modo, ogni qualvolta il minore effettuerà l’accesso ad un servizio, il
genitore riceverà una notifica. “L’IdP associa ai dati del genitore il codice di verifica per il quale è stato fornito il consenso al rilascio dell’identità e i dati identificativi del minore forniti dal genitore”, spiega il Team Digitale AGID: “L’IdP consegna al genitore il codice di verifica affinché lo stesso sia messo a disposizione del minore che lo utilizza per effettuare il processo di rilascio dell’identità digitale, previa verifica dell’identità personale e acquisizione del consenso al trattamento dei dati personali anche da parte del minore che ha compiuto almeno quattordici anni”. La responsabilità del corretto uso del servizio ricade dunque sul genitore.
L’importanza dello SPID per minorenni risiede nel fatto che si tratta del primo tentativo di introdurre i giovani ad un contatto con lo Stato, generando responsabilità, ma rappresenta anche un ulteriore passo per la semplificazione del rapporto tra le istituzioni e il cittadino, che è alla base della digitalizzazione di molti servizi. Ci sarà una fase di transizione in cui la parte più adulta della popolazione potrebbe vivere qualche difficoltà in più, ma per il futuro bisogna immaginare uno Stato digitale, agile, veloce nel rispondere ai suoi cittadini.