
CAGLIARI – Aggredita da due teppisti mentre passeggia in sella alla sua bici ad Assemini, spinta a terra, calpestata e insultata da una baby gang: “Sporca negra, morte a tutti i negri”. E’ accaduto a una donna di colore in via Tirso ad Assemini, comune alle porte di Cagliari.
L’immigrata non ha ancora presentato una formale denuncia ai carabinieri – che già hanno fatto sapere che indagheranno comunque sul caso – e ha affidato alla sua pagina Facebook il racconto dell’aggressione. In un post la donna, in un italiano non perfetto, ricostruisce l’episodio.
“Brava gente di Assemini, oggi in via Tirso sono state picchiata da due ragazzi non più vecchi di 12 anni – scrive la vittima – Mi passano sulla bici, uno sale sulla mia schiena, l’altro mi dà un calcio. Mi sorpassano e sollevano il dito medio, maledicendo ‘sporco nero, morte a tutti i neri’. Io mi sono seduta sulla bici con mio figlio di tre anni ormai completamente in preda al panico”.
La vittima prosegue dicendo che è il secondo “attacco” subito e si chiede: “Sono la benvenuta qui?”. Molte persone hanno letto il racconto della mamma di Assemini, tantissimi hanno dato la loro solidarietà. Tra questi anche il sindaco Mario Puddu che ha incontrato la donna. Anche il primo cittadino ha affidato alla sua pagina Facebook il commento della vicenda:
“Sono molto indignato – scrive – per la seconda volta in pochi mesi, è stata vittima di un’aggressione razzista nelle strade di Assemini. Oggi è stata aggredita da due ragazzini mentre passeggiava in bicicletta col figlioletto di 3 anni. E’ una cosa gravissima e stavolta non rimarremo con le mani in mano; confidando che denunci il fattaccio ai carabinieri, mi riserverò di costituirmi parte civile”.
Il sindaco ha già incontrato l’immigrata.
“Appena ho saputo – racconta – sono andato a trovarla a casa sua per farle avere il mio conforto, in rappresentanza della nostra comunità. L’aggressione non ha lasciato segni fisici, ma ho trovato una donna dispiaciuta e molto spaventata, anche e soprattutto per lo spavento occorso al piccolo. Ad Assemini c’è una folta e integrata comunità di extracomunitari. Sono fatti incresciosi e per fortuna insoliti perché Assemini, se a qualche imbecille incivile non è abbastanza chiaro, è una città che odia il razzismo”.
