ROMA – Non dureranno più di sei mesi, saranno rimborsati e dovranno essere attivati entro un anno e mezzo dal diploma o dalla laurea: la rivoluzione stage sta per cominciare. La bozza del testo che sarĆ esaminato dalle regioni massimo mercoledƬ prossimo ĆØ pronta con tutte le regole anti-abusi per le aziende.
Le imprese però dovranno assicurare lo stagista all’Inail e non potranno retribuire lo stagista, sarĆ solo un rimborso spese che dovrĆ però essere accompagnato da carte alla mano che dimostrano tutto. C’ĆØ anche la possibilitĆ di assumere stagisti negli studi professionali. Le aziende con più di 15 dipendenti a tempo indeterminato possono invece assumere tirocinanti fino a un massimo del 5% del numero totale di dipendenti. C’ĆØ un però: niente assunzioni di stagisti per sostituzioni di malattia, ferie e maternitĆ .
Il tirocinio, quello scimmiottato anche nella fortunata serie tv Boris con lo “stagista schiavo”, Ā non Ā«costituisce un rapporto di lavoroĀ», ĆØ scritto nel documento, ma Ā«un’occasione di formazione e orientamentoĀ» a stretto contatto con il mondo delle imprese.
Ā«Se esiste una bozza di accordo giĆ pronta vorremmo conoscerlaĀ», dice al Sole 24 Ore Claudio Treves della Cgil. Per lui ĆØ importante Ā«dire No all’utilizzo da parte delle aziende dei tirocini per supplire a carenze di personale per casse integrazioni e licenziamenti e allo stesso tempo non prevedere vincoli d’orario per lo stagista, salvo i casi in cui lo richieda l’attivitĆ formativaĀ».
Guglielmo Loy della Uil, sarĆ opportuno prevedere Ā«la non reiterabilitĆ del tirocinio presso la stessa azienda e che le Regioni s’impegnino anche finanziariamente per incentivare le imprese ad assumere i tirocinantiĀ». Ā«La Toscana giĆ lo fa dal 1° giugnoĀ», aggiunge anfranco Simoncini, assessore al lavoro della Regione Toscana: Ā«Grazie alla Carta dei Tirocini diamo 8mila euro alle imprese che stabilizzano lo stagista, che salgono a 10mila se il lavoratore appartiene alle categorie protette. E viene finanziata anche una quota della borsa di studio riconosciuta al ragazzoĀ». Tutto ĆØ rimandato al 28 luglio per la discussione tra Governo, regioni e parti sociali.
