Stati Uniti e Russia hanno raggiunto l’intesa sul disarmo nucleare e firmeranno a Praga il prossimo 8 aprile. Dopo due giorni di tentennamenti sul luogo e un anno di negoziati arriva l’annuncio ufficiale della Casa Bianca: i due rispettivi presidenti, Barack Obama e Dmitri Medvedev hanno scelto la capitale ceca come sede per siglare l’accordo sulla riduzione degli arsenali atomici.
Lo “Start 2”, che durerà dieci anni e potrà essere esteso per altri cinque, fissa un tetto di 1.550 testate nucleari operative e di 800 vettori nucleari, ma non stabilisce limiti sui programmi di difesa anti-missile, almeno secondo gli Stati Uniti. Per il Cremlino, invece, nek nuovo accordo sarà specificato in forma giuridicamente vincolante il legame tra le armi offensive strategiche e quelle difensive.
«Questo accordo migliora la sicurezza di Stati Uniti e Russia e riafferma la leadership dei due Paesi in materia di sicurezza nucleare e di non proliferazione nucleare», si legge in una dichiarazione della Casa Bianca.
«L’intesa conferma l’impegno per un reset nei rapporti tra i due Paesi in modo da cooperare in modo concreto ed efficace sui problemi di reciproco interesse», prosegue la nota Usa. L’accordo è stato raggiunto, dopo un anno di negoziati tra le due parti, con una telefonata finale oggi tra il presidente americano Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev.
Secondo il presidente Medvedev «il nuovo accordo sul disarmo rispecchia l’equilibrio degli interessi di entrambi i Paesi». Si tratta di uno dei passi più importanti in materia di nucleare e disarmo degli ultimi vent’anni, come Obama ha voluto sottolineare per accentuare il distacco dai vecchi attriti fra Washington e Mosca: una nuova road map per lasciarsi alle spalle le tensioni nate dopo la guerra tra Georgia e Russia iniziata il 26 agosto 2008, quando alla Casa Bianca c’era George W. Bush.
