Una fiammata parte dal monitor del computer, le urla, la corsa in ospedale. Ora Stefania Mosca, una operaia di 42 che abita nella frazione Stazione di Certosa, vicino Giussago (Pavia), è ricoverata in gravissime condizioni nel Reparto di Rianimazione seconda del San Matteo. La donna ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul settanta per cento del corpo. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente che, al momento, sembra inspiegabile, e il computer è stato sequestrato.
E’ il due giugno, Stefania e il marito trascorrono in casa un tranquillo pomeriggio di festa. Lui, appassionato musicista, è al primo piano a suonare uno strumento. Lei, al piano di sotto, forse stava pulendo il computer con il solvente, forse lo stava semplicemente usando. Una fiammata improvvisa esce dal monitor e investe totalmente la donna. Volto, torace, braccia. La situazione appare da subito critica.
Il primo a soccorrere l’operaia è stato il marito Valerio Ferrari. «L’ho sentita urlare e sono subito sceso. L’ho vista sulle scale avvolta dalle fiamme. E’ stato terribile. Mi sono lanciato su di lei, l’ho abbracciata con forza e ho spento il fuoco. Non aveva più vestiti addosso. Mi sono messo ad urlare anch’io e ho chiesto aiuto», ha raccontato.
Immediato l’arrivo del 118 e di un’ambulanza e un’auto medica dell’ospedale San Matteo. Le condizioni di Stefania Mosca sono molto gravi: la donna ha ustioni sulla maggior parte del corpo e la parte più colpita sembra essere il volto. Quando la sua situazione sarà resa più stabile dai farmaci, la donna sarà trasferita in elicottero al Centro grandi ustionati dell’ospedale di Niguarda di Milano.
Intervenuti sul posto, i vigili del fuoco e i carabinieri delle stazioni di Certosa e di Siziano hanno eseguito un sopralluogo all’interno della stanza del computer per ricostruire la dinamica del terribile incidente. Probabilmente non c’è stata esplosione ma solo una fiammata improvvisa e violenta. I militari hanno rinvenuto a terra una chiazza di acetone, un solvente molto infiammabile che molto probabilmente ha provocato la vampata, forse a causa di una scintilla uscita da qualche cavo elettrico del computer. Ma per ora questa resta solo un’ipotesi.
