PAVIA – Ritrovato il cadavere di Stefano Cerri, imprenditore scomparso vicino Pavia nel 2008. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano lo hanno trovato in un’area boschiva nei pressi di Garlasco e Tromello. Per il suo omicidio sono stati confermati quattro ergastoli in appello. Gli agenti sono arrivati all’individuazione del corpo grazie alle dichiarazioni di uno dei condannati.
Uno dei quattro ergastolani, Stefano Savasta, rivale in amore di Cerri, era stato trovato morto, probabilmente per un infarto, a bordo di un treno per Verona nel novembre dell’anno scorso. Si era allontanato alcune ore prima dalla sua casa a Sirmione (Brescia) dove era ai domiciliari. E’ stata dopo la sua morte che un altro dei condannati all’ergastolo, Marthy Hernandez Rodriguez, dominicano, nel dicembre scorso, ha cominciato a collaborare con gli investigatori. Prima non aveva voluto farlo perché, ha raccontato, era “terrorizzato” da Savasta. Quest’ultimo, secondo le dichiarazioni di Rodriguez, aveva commissionato il rapimento di Cerri, offrendogli duemila euro.
Rodriguez era entrato in azione con un altro dominicano (un terzo è latitante), Omar Calcano, nel dicembre del 2008, prelevando Cerri. Il dominicano, a suo dire, riteneva che l’imprenditore dovesse solo subire una lezione, ma l’altro avrebbe calcato la mano, picchiando brutalmente Cerri che, tra l’altro, aveva sulla bocca del nastro adesivo. Così si erano accorti che era morto e ne avevano seppellito il corpo in un bosco. Gli agenti della Squadra mobile, con a capo Alessandro Giuliano, con quelli della scientifica e l’aiuto delle unità cinofile, hanno subito cominciato le ricerche che hanno richiesto tempo perché il dominicano, a sei anni di distanza, non ricordava esattamente dove avessero seppellito il corpo di Cerri.