ROMA – Il 16 ottobre 2009, poche ore dopo il suo arresto per droga, Stefano Cucchi fu portato all'ospedale romano 'Fatebenefratelli' perche' lamentava dolori alla schiena, ma rifiuto' il ricovero. La conferma processuale e' arrivata, nel corso dell'udienza di oggi del processo in corso davanti alla III Corte d'assise di Roma, da Cesare Calderini, il medico che prese in cura il giovane nella struttura ospedaliera.
''Visitai Cucchi alla presenza delle guardie penitenziarie – ha detto – Gli chiesi cos'era successo e mi rispose che era caduto dalle scale la sera prima. Era arrivato in reparto camminando normalmente; era leggermente segnato sotto entrambe le palpebre. Segni che non destarono la mia preoccupazione; esclusi fossero dettati da causa traumatica, non aveva un occhio 'pestato'''.
Ragione questa per la quale il medico si concentro' ''sul forte dolore alla schiena che Cucchi lamentava. Al livello del tratto lombo-sacrale aveva i segni di un trauma recente, e richiesi esami radiografici. Contattai poi il radiologo che vide due fratture, l'ortopedico e il neurologo. Decidemmo insieme come necessario tenere il paziente in osservazione per fare ulteriori accertamenti; ma Cucchi rifiuto' il ricovero, e io rimasi stupito, mi sembro' una cosa strana. Era stato sempre tranquillo, si era fatto fare tutti gli esami tranquillamente''.
Le circostanze per le quali fu consigliato il ricovero del giovane sono state confermate in aula anche da Francesco Tibuzzi, il neurologo che quel giorno visito' Cucchi al 'Fatebenefratelli'.
