Mezzo milione di Grande Punto, di cui la metà vendute in Italia, sono a rischio rottura sterzo, la Fiat si è accorta del difetto di fabbrica che coinvolge le vetture vendute negli ultimi due anni e ora prova a correre ai ripari.
Le macchine dovranno essere controllate nel più breve tempo possibile, in modo da arginare il danno dovuto al piantone dello sterzo difettoso che purtroppo è stato montato sulle sfortunate 500 mila automobili vendute nel 2008 e nel 2009.
Il Lingotto sta per dare il via a una vera e propria campagna di richiamo che prevede il ritiro di tutte le vetture con i seguenti numeri di matricola: dal numero di matricola: da 24267 al 412774, e dal numero 1112419 al 1392261.
Non è la prima volta che l’azienda automobilistica richiama all’appello le sue vetture: nel 1997 la Fiat erano coinvolte 40mila vetture modello Cinquecento, per controlli al servofreno e nel 2002, invece, ritirò 40mila Lancia Dedra costruite negli anni ’90 temendo infiltrazioni di gas di scarico nell’abitacolo. Nel primo caso vennero ridimensionati i rischi sicurezza e nel secondo a premere per i controlli furono le associazioni dei consumatori e tutto si risolse.
L’allarme è partito dalla Grecia: «Il prodotto presenta rischi di danni perché un possibile scorretto avvitamento detta vite superiore che fissa il piantone dello sterzo, potrebbe causare la rottura dello sterzo con conseguente perdita di controllo del volante, che a su volta potrebbe causare un incidente», si legge nella comunicazione del Rapex, il Sistema di allerta rapido messo in piedi dalla Commissione europea per i prodotti pericolosi.
Dall’ufficio stampa della Fiat arriva la conferma: «Sono circa cinquecentomila le Punto da controllare», spiega Franco Sodano, «Per fortuna non ci sono stati ancora incidenti. L’eventuale riparazione sarà a nostro carico».