BRESCIA, 14 APR – La Corte d’assise d’appello di Brescia ha assolto Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino nel IV processo per la strage di Piazza della Loggia, avvenuta nel 1974. In primo grado, il 16 novembre 2010, i 4 erano stati assolti con formula dubitativa.
Nei confronti del quinto imputato del processo di primo grado, Pino Rauti, anch’egli assolto, non era stato presentato ricorso da parte della Procura ma solamente da due parti civili. Uno dei ricorsi e’ stato dichiarato inammissibile con la conseguente disposizione del pagamento delle spese processuali a carico delle parti civili. Prima di leggere la sentenza, il presidente della Corte d’assise d’appello, Enzo Plate’, ha ringraziato i giudici popolari per l’impegno e lo scrupolo profusi durante la durata del processo.
Parti civili condannate a pagare le spese. I giudici della Corte d’assise d’appello di Brescia, nell’assolvere i quattro imputati per l’eccidio del 1974 hanno dichiarato inammissibile il ricorso in appello proposto dalle parti civili Camera del Lavoro di Brescia e di Elvezio Natali, un famigliare di una delle vittime della strage nei confronti di Pino Rauti e ha posto il pagamento delle spese processuali a carico delle parti civili appellanti, come previsto dalla legge. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.
La difesa di Zorzi: “Speriamo non ci siano altri ricorsi”. Il difensore dell’ex ordinovista Delfo Zorzi, Antonio Franchini, si aspettava la decisione della Corte d’assise d’appello di Brescia che ha assolto i quattro imputati per la strage di Piazza della Loggia. ”Spero solo che il pg non voglia impugnare in Cassazione, perche’ sarebbe procrastinata l’attesa di questi familiari delle vittime ai quali siamo vicini”. L’avvocato Franchini ha parlato di ”processo senza prove” ed ha gia’ informato il suo assistito.
Maggi: “Me l’aspettavo, sono innocente”. ”Ero pacifico. Me l’aspettavo perche’ sono assolutamente innocente”: Carlo Maria Maggi ha atteso l’esito del processo d’appello per la strage di Piazza della Loggia, a Brescia, con l’assoluzione di tutti gli imputati nella sua casa all’isola della Giudecca, a Venezia. ”Mi hanno appena detto dell’assoluzione al telefono – ha detto all’ANSA – e sono contento. Ho atteso l’esito con fiducia, ma anche con un po’ di paura. L’unica certezza e’ che io non c’entro niente con quella strage”.
Gli imputati assolti. I giudici della Corte d’assise d’appello di Brescia sono rimasti quattro giorni in Camera di consiglio per confermare l’assoluzione degli imputati per la strage di Piazza della Loggia che, il 28 maggio del 1974, causo’ otto morti e oltre cento feriti nel corso di una manifestazione antifascista promossa dai sindacati. Il procuratore di Cremona Roberto di Martino e il pm di Brescia Francesco Piantoni (entrambi applicati al processo di secondo grado) avevano chiesto la condanna all’ergastolo per il medico veneziano, ex ispettore di ordine nuovo per il Triveneto, Carlo Maria Maggi, per l’ex ordinovista Delfo Zorzi, per l’ex fonte dei servizi segreti Maurizio Tramonte e per il generale dei carabinieri Francesco Delfino, all’epoca dei fatti capitano comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia.
Nei confronti di Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, la Procura non aveva presentato ricorso ma lo avevano fatto due parti civili. L’accusa, di conseguenza, non aveva chiesto la sua condanna. Secondo le indagini, cominciate nella meta’ degli anni ’90, l’eccidio era da attribuirsi all’ambiente ordinovista. Delfino, invece, secondo l’accusa, avrebbe saputo quanto stava accadendo ma non avrebbe fatto nulla per evitarlo.