Strage di Firenze, “paura del diverso”: parla Di Segni

ROMA – ''Siamo continuamente sul filo del rasoio, non ci vuole nulla perche' si passi all'intolleranza e alla violenza''. E' quanto afferma il rabbino capo della comunita' ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, intervistato dal Messaggero sulla strage di Firenze nella quale sono stati uccisi due senegalesi da un simpatizzante di destra poi suicida.

''E' tutto esasperato dal momento che stiamo vivendo – aggiunge Di Segni – La gravissima crisi del benessere a cui eravamo abituati, l'allargamento delle fasce di poverta', l'incertezza sul futuro, istigano alla violenza, a cercare le vie piu' corte. Nei momenti di precarieta' il rapporto con l'altro e' sempre piu' a rischio, si sfoga la rabbia, si cerca un colpevole, in una guerra dei poveri contro i piu' disgraziati''.

Il rabbino invoca ''una riflessione seria da parte delle istituzioni e del mondo giuridico su come contrastare questa malattia della societa'. Noi siamo i piu' colpiti e quindi in prima fila ma il problema del razzismo e dell'intolleranza non riguarda solo gli ebrei''.

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Alberto Francavilla