FIRENZE – Citta' ancora incredula e lutto cittadino: cosi' si e' svegliata Firenze all'indomani dell'uccisione di due senegalesi e al ferimenti di tre loro connazionali nel raid di sangue concluso con il suicidio del killer, Gianluca Casseri.
Il sito ufficiale del Comune di Firenze annuncia il lutto con la frase ''la citta' di Firenze e' solidale con la comunita' senegalese'' tradotta anche in francese ed in inglese. Oggi, come annunciato ieri dal sindaco Matteo Renzi, sara' in citta' il ministro Andrea Riccardi. E Renzi riunira' i dipendenti comunali di Palazzo Vecchio alle 12 per commemorare le vittime.
Mazzi di fiori anche stamani in piazza Dalmazia sul luogo in cui sono stati uccisi i due senegalesi e tra i cartelli uno che esprime solidarieta' ai vu' cumpra' firmato dagli ''ambulanti della piazza''. Nella zona di San Lorenzo, dove si e' concluso il raid di Casseri, fin da ieri sera tanti i segnali di solidarieta in una zona del centro cittadino: ''No al razzismo. Si chiude in segno di solidarieta' alle vittime del razzismo'', si legge sul cartello affisso ieri pomeriggio su molte saracinesche di negozi lungo le vie attorno al mercato.
Ed i senegalesi non sono gli unici ad avere timore. ''Viviamo con la paura addosso anche se nessuno ne parla – spiega un commerciante iraniano del mercato -, e' vero che apparentemente siano tutelati se siamo stranieri, ma e' anche vero che si sente un'insofferenza forte, non dichiarata, nei confronti di chi non e' italiano. Questa crisi sta rendendo le cose ancora piu' difficili, il clima e' piu' pesante''.
''Ho paura – racconta Mohamed, ambulante senegalese con permesso di soggiorno -, le persone qui a Firenze sono amichevoli, non ho mai avuto problemi, anzi, molti aiutano perche' mi conoscono e mi vedono da tanto tempo. Ma si parla troppo di venditori abusivi, che in gran parte sono persone povere, descrivendole come dei delinquenti perche' offrono borse e altri oggetti falsi. Se ne parla come delinquenti e sembra che siano loro il problema di questa citta'. Ne parli e ne parli e sembra che i criminali siano proprio loro quando tutti sanno che vendono oggetti che non possono essere borse o cinture di marca perche' costano molto molto meno''.