Strasburgo: ingiusta semilibertà a Izzo, Italia paghi i danni

Angelo Izzo

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per aver concesso la semilibertà al mostro del Circeo, Angelo Izzo.

Concedendo nel 2004 la semilibertà a Izzo, sottolinea la Corte di Strasburgo, le autorità italiane hanno violato il diritto alla vita di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, uccise da Izzo il 28 aprile 2008 mentre l’uomo godeva di questo beneficio dopo la condanna per  il delitto del Circeo.

Maria Carmela Linciano e la figlia di 14 anni, Valentina Maiorano, erano rispettivamente moglie e figlia del boss pentito della Sacra corona unita Giovanni Maiorino che Izzo aveva conosciuto in carcere. Il delitto era avvenuto nellla villetta nei pressi di Ferrazzano (Campobasso) dove le due vittime vivevano.

Angelo Izzo aveva conosciuto la Linciano ed era entrato in rapporti con lei, convincendola ad aprire insieme un ristorante con i soldi che la donna aveva ricavato dalla vendita di un terreno.

La Corte di Strasburgo ha anche stabilito che le autorità italiane dovranno risarcire i familiari delle vittime con 45mila euro per danni morali.

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Alessandro Avico