
Striscia la notizia. Anche la Velina nera non piace ai razzisti. "Meglio di pura razza ariana"

ROMA – Striscia la notizia. Anche la Velina nera non piace ai razzisti. “Meglio di pura razza ariana”. I razzisti sono una minoranza, è vero, ma sui social fanno un rumore assordante: stavolta a ricevere insulti e pollici verso è Mikaela Neaze Silva, colpevole di entrare nelle case di milioni di telespettatori alle 8 e mezza dal palco di Striscia la Notizia. Perché non ha il pigmento giusto: è nera, diremmo mulatta, visto che il padre è dell’Angola e la madre afghana. E’ nata a Mosca ma vive a Genova da quando aveva sei anni: genitori medici, ha studiato danza e quest’anno ha trovato la prima vera ribalta.
Non lo avesse mai fatto. “Torniamo alle origini italiche”, “Il prossimo anno, per favore, due ragazze ariane!”, “La bionda africana…siamo ridicoli”: sui social network è partita la canea razzista. Siamo alle solite, dovremmo dire: per tutti va citato quel consigliere della Lista Tosi che su Tripadvisor s’è lamentato della cameriera di colore in costume tirolese, un oltraggio al folklore locale secondo lui.
E secondo i cromofobici d’Italia per cui gli africani al massimo possono cantare gospel, raccogliere cotone e vestirsi da profughi. Men che mai possono travisare la loro identità con capelli biondi finti. Per mera questione di reciprocità, a rasta bianchi e tatuati tribali quale pena assegnerebbero?