Studenti obbligati a manifestare contro aborto. Il caso a Caserta

Studenti obbligati a manifestare contro aborto. Il caso a Caserta

CASERTA – A Caserta gli studenti sono stati obbligati a manifestare contro l’aborto in nome di Madre Teresa. Con una circolare ufficiale il dirigente dell’istituto superiore Ferraris ha infatti convocato le classi a partecipare al corteo, gemellato con Milano, per l’abrogazione delle legge 194. Gli assenti avrebbero dovuto portare la giustificazione. Sui social network parte la polemica e la scuola revoca la convocazione.

Nella circolare le direttive sul percorso che gli studenti avrebbero dovuto seguire nella “Marcia per la Vita”, corteo anti-abortista proposto da alcuni movimenti conservatori. Non una scelta ma un compito. La circolare, del 4 ottobre, era firmata dalla professoressa Antonietta Tarantino, dirigente dell’istituto superiore Ferraris di Caserta ed era stata pubblicata sul sito della scuola.

Come scrive Katia Riccardi per Repubblica:

Le classi si sarebbero dovute recare alle 9,30 in piazza Vanvitelli, puntuali, per l’appello. Chi non avesse partecipato il giorno dopo avrebbe dovuto portare la giustificazione firmata. Sui social network è partita un’eco di indignazione. Poi sul sito del Ferraris una nuova circolare annulla la precedente. Nessuna convocazione.

Oggetto: revoca partecipazione 5° Corteo nazionale per la Vita, si legge. “La scrivente comunica che per motivi organizzativi interni è annullata la partecipazione di questa istituzione scolastica alla manifestazione in oggetto. Pertanto alunni e docenti svolgeranno regolarmente lezione”, la firma è dello stesso dirigente scolastico.

Published by
Alessandro Avico