
ROMA – Il carcere non รจ obbligatorio per gli stupri di gruppo. Questa la sentenza della Corte Costituzionale che ha scatenato dure reazioni e polemiche. Nella sentenza pronunciata il 23 luglio si parla di vaglio di misure detentive alternative, come ad esempio gli arresti domiciliari, per i membri del “branco” che si macchiano di violenza sessuale. Tra le voci di protesta quella di Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, che ha definito la sentenza “inaccettabile”.
Commentando la sentenza, Zaia ha dichiarato:
“La misura รจ colma. Questa sentenza della Corte costituzionale che arriva a dire no al cercare per la violenza sessuale di gruppo se il caso concreto consente di applicare misure alternative ha qualcosa di incredibile e scandaloso”.
Il governatore della Regione Veneto ha poi aggiunto:
“ร inaccettabile perchรฉ cosรฌ di fatto si declassa uno dei reati piรน indegni e odiosi e che suscita ribrezzo negli uomini per bene, figuriamoci nelle donne. Questa sentenza รจ il frutto malato di un Parlamento che non riesce a legiferare in modo severo e di una politica cosรฌ distante dalle istanze dei cittadini da non saper piรน nรฉ considerare nรฉ rispondere al senso comune”.
