È morto 15 giorni prima del giorno che il Tribunale civile di Catania aveva fissato per trattare il ricorso, presentato dai suoi genitori, contro la decisione dell’Inps che gli aveva negato il sussidio di accompagnamento per fare fronte alle spese per curarlo. Protagonista della vicenda è Riccardo, tre anni e mezzo, affetto da una grave forma di paresi celebrale infantile, al quale la commissione medica dell’Asl aveva concesso soltanto l’indennità di frequenza.
A ricostruire la vicenda sono stati gli stessi genitori del bambino. Riccardo era nato prematuro nel giugno del 2006 alla 25 esima settima di gestazione, a conclusione di una gravidanza gemellare con morte infrauterina del fratello. Subito ha mostrato i segni della grave patologia che ha costretto i familiari a ricoveri in centri specializzati di Varese e Pisa.
La famiglia ha bisogno di aiuti economici e ha chiesto il riconoscimento dell’accompagnamento all’Inps. Ma la commissione medica nel 2007 gli ha riconosciuto soltanto la frequenza per l’assistenza: la famiglia così ha presentato ricorso d’urgenza che è stato fissato per il febbraio 2010 ma il piccolo muore 15 giorni prima dell’udienza, che non si sarebbe comunque tenuta perché il giudice è in maternità e la causa è slittata al 2011.