ROMA โ I lavoratori svizzeri scendono in piazza contro gli italiani. Uno sciopero a Bellinzona, nel Canton Ticino, contro gli operai a basso costo che hanno fatto crollare i prezzi del 40%. I sindacati elvetici hanno sottolineato che non si tratta di una protesta contro gli italiani, ma contro i prezzi e lo sfruttamento. Nel momento del boom edilizio imprenditori ed artigiani italiani hanno oltrepassato il confine, aggiudicandosi 11 mila lavori con prezzi che non rispettano i salari minimi imposti dalla Svizzera.
Sergio Aureli, dirigente del sindacato svizzero Unia, ha detto: โAdesso direte che questa รจ una protesta contro gli italiani, ma non รจ cosรฌโฆ Il settore della posa del ferro โ racconta Aureli โ รจ divenuto terreno di conquista per speculatori senza scrupoli che arrecano danni allโeconomia e alimentano fenomeni di sfruttamento e di messa in concorrenza tra salariati. Con lโarrivo in massa delle ditte italiane i prezzi di mercato sono precipitati del 35-40%โ.
Aureli ha poi sottolineato che non si tratta di un risentimento anti-italiano: โMa il nostro รจ uno sciopero contro chi non rispetta le regole. Gli italiani possono lavorare, ma devono rispettare i patti, cominciando dai minimi salariali in vigore da noi: chi lavora in Ticino deve essere pagato secondo i contratti svizzeriโ.
Il dubbio degli elvetici รจ che non si tratti di un flusso di artigiano quello dallโItalia, ma di dipendenti di grandi imprenditori mascherati da piccoli lavoratori, spiega Aureli: โE questo รจ il punto controverso perchรฉ secondo noi, invece, si tratta di dipendenti mascherati da lavoratori autonomi attraverso una fittizia catena di subappalti. E contro questo meccanismo di dumping selvaggio scendiamo in piazzaโ.
Fausto Cacciatori, presidente di Cna Lombardia, una delle sigle dei piccoli imprenditori, ha replicato: โQuella di domani รจ unโiniziativa che non quadra. Non quadra col marketing aggressivo posto in atto soprattutto dal Canton Ticino. Solo qui un centinaio di imprese hanno delocalizzato grazie a promesse di sgravi fiscali, burocrazia snella e infrastrutture efficienti. Ciรฒ che sta accadendo rientra nelle normali dinamiche di risposta ai grandi cambiamenti degli ultimi dieci anni. Chi ha il dovere di verificare eventuali irregolaritร lo faccia; questo vale sia per lโItalia che per la Svizzeraโ.