
REGGIO EMILIA – Sylvester Agyemang era uno studente di origine ghanese di 17 anni. E’ morto nel gennaio scorso, a Reggio Emilia, mentre scendeva dall’autobus che doveva portarlo a scuola: lo zainetto si incastra nella porta (aperta manualmente perché funzionava male) e lui resta sospeso, l’autobus riparte, batte la testa e muore.
Una morte assurda, cui si aggiunge una ulteriore beffa: per 3 mesi le indagini si sono concentrate sull’autobus sbagliato, e quindi sull’autista sbagliato. L’uomo ha ripetuto in questo tempo di non essersi accorto di nulla e così i suoi avvocati, indagando, hanno fatto la sorprendente scoperta. La storia la racconta il Fatto Quotidiano:
La polizia municipale, incaricata delle indagini dal sostituto procuratore Stefania Pigozzi, ha individuato il bus sbagliato e conseguentemente ha iscritto al registro degli indagati anche l’autista sbagliato.
Gli avvocati Alessandro Nizzoli e Federica Bassissi, hanno così chiesto e ottenuto la sospensione dell’incidente probatorio per il loro assistito, che ora, già dai primi di maggio, potrebbe essere scagionato. Di fronte al loro cliente che continuava a dire di non essersi accorto di nulla quella mattina, i legali hanno cominciato a ricostruire i fatti. “Mentre iniziava la perizia per l’incidente probatorio – ha spiegato a ilfattoquotidiano.it l’avvocato Nizzoli – e tutti si chiedevano che cosa non avesse funzionato o quale errore avesse compiuto il mio assistito, noi ci siamo chiesti se il bus fosse con certezza quello già messo sotto sequestro”.
