”Di conseguenza, siccome noi si campa in sostanza di psoriasi, di melanoma e di malattie allergiche e di cosmetologia, ora quelli che io ho indirizzato sulla psoriasi li devono sopportare le aziende, sia gli specializzandi che i medici”. E’ un passaggio di un’intercettazione di Torello Lotti, il professore universitario e presidente della Societa’ di dermatologia finito ieri ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta fiorentina sulle tangenti fra case farmaceutiche e medici.
Lotti sta parlando con il manager di un’azienda farmaceutica riguardo i concorsi per docenti e ricercatori universitari e spiega che ”Firenze non potra’ assumere piu’ nessuno” fino al 2012. ”Quindi – aggiunge – per dire, su questa baracca io mi devo rivalere sulle aziende”. Durante una conversazione fra Lotti e una sua aiutante, Patrizia Cecchi, anch’essa ai domiciliari, quest’ultima si lascia scappare anche una battuta.
I due parlano del finanziamento di due posti per specializzandi del Cidebip, il centro interuniversitario diretto da Lotti. ”Con quali soldi si sta pagando?”, chiede Lotti. ”Li ha anticipati il polo professore”. Poi parlando dei ritardi nel restituirli, l’assistente aggiunge: ”a me mi sembra, cioe’ se qualcuno ci scopre, professore, siamo sui giornali……passibili di….”. Lo stesso Lotti, durante un’altra conversazione sulle delibere del Cidebip, si lascia sfuggire un ”qui se viene un controllo, finisce che siamo tutti dentro”.
