La Protezione civile li voleva rimandare a casa. Gli abitanti di Guidomandri, una frazione di Scaletta Zanclea nel Messinese, però non volevano saperne: troppa la paura che si potesse ripetere un nubifragio simile a quello che l’1 ottobre scorso che causò 37 morti. Ora il Tar ha dato ragione ai residenti: non dovranno tornare nelle loro case anche se si trovano nelle zone considerate sicure dalla Protezione civile.
Secondo il tribunale amministrativo di Roma, infatti, può esserci ancora pericolo per l’incolumità degli abitanti. Esulta l’associazione Consumatori associati che ha assistito i cittadini nel loro ricorso.
“Il Tar – spiega il presidente dei Consumatori, Ernesto Fiorillo – ha dato ragione ai cittadini di Guidomandri. Il costone roccioso che sovrasta la frazione non è ancora stato messo in sicurezza. Il comune aveva emesso un’ordinanza per il ritorno dei residenti nelle ‘zone verdi’, sospendendo così il pagamento dell’albergo agli sfollati”.
“Alcuni cittadini di Guidomandri – spiega Fiorillo – atterriti, disorientati e senza soldi per pagarsi l’albergo, sono tornati nelle loro case, vivendo in uno stato di ansia; altri 60 hanno deciso di presentare il ricorso al Tar e nel frattempo hanno pagato loro le spese alberghiere. Oggi hanno avuto ragione”.
