CORATO (BARI) – I taralli della Fiore di Puglia Spa non fanno male: non contengono mangimi per animali o crusca ad uso zootecnico e nemmeno conservanti, fitofarmaci o metalli pesanti. Non è vero che a Corato hanno profanato il tarallo, le analisi compiute dall’Arpa Puglia smentiscono i sospetti del Corpo Forestale dello Stato che una settimana fa aveva sequestrato alla nota azienda pugliese 2700 confezioni di taralli integrali.
La prova secondo gli agenti della Forestale era nelle fatture d’acquisto della crusca i cui codici coincidevano con quelli del prodotto in lavorazione. La crusca, a loro avviso, non solo sarebbe stata quella per animali, ma addirittura invasa da parassiti. Tutte ipotesi sconfessate dalle analisi di laboratorio, affidate all’Arpa, che hanno invece dato esito negativo.
A dare il felice annuncio è stato Carmine Di Paola, legale dell’azienda, che ha fornito alla stampa tutta la documentazione sull’esito degli accertamenti. Il settore micro-tossicologico ha stabilito che “tutti i campioni di taralli esaminati sono esenti da larve e parassiti“, e quello chimico-tossicologico che “tutti i campioni di prodotto sono a norma di legge e negative sono state le ricerche di metalli pesanti, conservanti, microtossine e fitofarmaci”. Di Paola ha poi spiegato che l’azienda aveva riferito che la crusca trovata sul posto non era utilizzata per produrre i taralli integrali, ma veniva utilizzata al posto della segatura, difficile da reperire in commercio, per assorbire gli oli di scolo derivanti dal ciclo produttivo.
Infine l’azienda si rammarica del fatto che gli investigatori, nel dare notizia del sequestro, si erano dapprima riferiti ad una generica “ditta di prodotti da forno della provincia di Bari”, diffondendo però successivamente un video “che riservava particolare attenzione visiva al marchio Fiore di Puglia spa“. “Una tecnica di diffusione della notizia – commenta di Paola – non certo condivisibile, perché in aperta violazione della riservatezza della indagine almeno sino al riscontro delle analisi”.