Il giovane ha confessato dopo un lungo interrogatorio che si è svolto nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Taranto. Motolese è stato ucciso con quattro colpi di pistola calibro 45 che lo hanno raggiunto al capo e alla spalla, ferendolo gravemente: l’uomo è morto circa un’ora dopo il suo ricovero all’ospedale ‘Santissima Annunziata’.
La testimonianza di Eneo Motolese era risultata poco convincente. Nel corso delle perquisizioni è stata poi rinvenuta e sequestrata l’arma presumibilmente utilizzata per l’omicidio, una pistola semiautomatica marca Colt con matricola cancellata, occultata dal giovane in un terreno incolto del quartiere Paolo VI, poco distante dall’abitazione della vittima e prossimo alla facoltà di Ingegneria.
I militari hanno reperito anche i 4 bossoli calibro 45 esplosi, nonché i capi di abbigliamento usati dal giovane, alcuni dei quali macchiati di sangue.