ROMA – Chi è che ci guadagnerà davvero con l’abolizione della Tasi? La cancellazione della tassazione della prima casa è al primo punto della Manovra attesa in Parlamento. A chi porterà beneficio questa misura? Secondo un’elaborazione della Cgia, a risparmiare sarà il 78% delle famiglie italiane, di cui principalmente residenti in Sardegna o Molise. I dati sono elaborati sull’indagine sui bilanci di oltre 8 mila famiglie realizzata ogni 2 anni dalla Banca d’Italia.
Numeri alla mano, la Cgia spiega che in Italia l’82,6 per cento dei proprietari di prima casa sono realtà dove il capofamiglia è un pensionato, un operaio, un impiegato o un disoccupato. L’altro 17,4 per cento, invece, è costituito da famiglie di dirigenti, imprenditori e lavoratori autonomi. Fatto 100 il totale dei proprietari di prima casa presenti in Italia, i pensionati sono pari al 43,7 per cento, gli impiegati al 17,9, gli operai al 17,4 e i disoccupati al 3,6. Le altre famiglie, invece, comprendono il lavoro autonomo e i dirigenti (6,2 per cento ciascuna) e gli imprenditori/liberi professionisti al 5 per cento.
Repubblica riporta:
Dato che chi risiede in un immobile di lusso continuerà a pagare l’Imu anche nel 2016, per capire quali tipologie familiari per condizione professionale saranno maggiormente interessate l’anno prossimo dall’abolizione della Tasi sulla prima casa è necessario valutare l’incidenza del titolo di godimento dell’abitazione di residenza sul totale delle famiglie con le stesse caratteristiche.
Da questa incidenza risulta che i dirigenti sono la tipologia familiare che presenta la percentuale di proprietari di prima abitazione più elevata di tutti: 85,3 per cento. Seguono quella degli imprenditori/liberi professionisti con il 76,9 per cento e quella dei pensionati con 76 per cento. Dopo questi soggetti si posizionano gli impiegati con il 72,8 per cento, gli autonomi con il 67,9 per cento, i disoccupati con il 49,3 per cento e, infine, gli operai con il 47,5 per cento. In Italia, ricorda la Cgia, il 67,2 per cento delle famiglie è proprietario dell’ abitazione in cui risiede a cui si aggiunge un altro 10,7 per cento che gode dell’abitazione a titolo gratuito o attraverso l’usufrutto.