ROMA, 10 NOV – Condanna a dieci anni di reclusione per Igor Marini, il consulente finanziario che nel 2003, nell’ambito della vicenda Telekom-Serbia accuso’ decine di persone, tra cui diversi esponenti politici del centrosinistra, di aver preso tangenti. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma.
I giudici della quinta sezione penale hanno fissato nei confronti di Marini anche una provvisionale immediatamente esecutiva di oltre un milione di euro. Disposto il risarcimento danni per i soggetti vittime della campagna di diffamazione fissando in 100 mila euro la somma da liquidarsi subito nei confronti di Francesco Rutelli, Donatella Dini, Lamberto Dini, Walter Veltroni, Piero Fassino, Clemente Mastella e in 150 mila quella destinata a Romano Prodi, all’epoca dei fatti presidente del Consiglio. Il tribunale ha, inoltre, condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per il manager Maurizio De Simone, dichiarando il proscioglimento, per prescrizione dei reati contestati, di altri nove imputati (tra cui l’avvocato Fabrizio Paoletti, Giovanni Romanazzi e Antonio Volpe). Marini, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di documentazione falsa e contraffatta e diversi episodi di calunnia, si trova dal settembre dello scorso anno in carcere per scontare una condanna a 5 anni di reclusione per aver calunniato un magistrato romano. Marini, nel 2003, accuso’ Prodi, Fassino e Dini di essere destinatari di tangenti, dichiarazioni che i pm romani Francesca Loy e Giuseppe De Falco definirono ”di una gravita’ inaudita e prive di qualsiasi concreto fondamento”.