RAVENNA, 28 SET – Da una località di villeggiatura con il cellulare lo scorso 8 settembre aveva dato direttive a un capocantiere e a due operai per camuffare un grave infortunio sul lavoro accaduto in una palazzina in ristrutturazione a Punta Marina Terme, sul litorale Ravennate.
Alle prime ore di oggi agenti della squadra Mobile della città romagnola hanno arrestato Pasquale Lonero, trentaseienne di Triggiano (Bari) responsabile dell’impresa esecutrice dei lavori. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione e per avere tentato di modificare la scena dell’incidente cercando così di nascondere le violazioni in materia anti-infortunistica.
Anche il capocantiere – Pasquale De Carne, 47 anni, originario di Laterza (Taranto) ma da tempo domiciliato a Punta Marina – si trova in carcere: dovrebbe tuttavia essere scarcerato a breve. Mentre per i due operai arrestati in flagranza di reato assieme a quest’ultimo anche per l’ipotesi di omissione di soccorso – un tunisino di 31 anni e un romeno di 49 – la liberazione era arrivata quello stesso giorno.
Per quanto riguarda l’operaio ferito – un trentaduenne originario di Mazara del Vallo (Trapani) ma domiciliato a Lido Adriano, sempre sul litorale ravennate, e assunto in nero – c’e’ il rischio che perda la funzionalita’ delle gambe. L’uomo era precipitato da un’impalcatura a sei metri di altezza con il piano calpestio senza fermi di sicurezza. I colleghi presenti, dopo avergli tolto il giubbetto con il logo della ditta, per 10 volte avevano tentato di portarlo fuori dal cantiere.
L’obiettivo, secondo l’accusa, era quello di inscenare un altro tipo di incidente. E, oltre alla minaccia di fargli perdere il lavoro, erano arrivati, secondo le indagini, a offrirgli fino a 100 mila euro per convincerlo ad addomesticare i fatti. Tre le proposte: di dire che si era trattato di un incidente stradale tra un’auto e la sua bicicletta. Di dichiarare che si era trattato di un incidente domestico dovuto a una caduta accidentale dalle scale di casa sua. E infine di ammettere l’incidente in cantiere, ma con una semplice caduta da una finestra a un metro e mezzo di altezza e per sua mera distrazione. E cosi’ alla fine, prima dell’arrivo dei soccorsi del 118, erano passate un paio d’ore.
