Terni, l'autopsia non chiarisce le cause del decesso di Flavio e Gianluca (foto d'archivio Ansa)
Non ha definitivamente chiarito cosa abbia provocato la morte dei due ragazzi di Terni l’autopsia eseguita oggi all’istituto di medicina legale di Perugia.
Rimane confermata – scrive l’agenzia Ansa – l’ipotesi di un decesso legato all’uso di una sostanza tossica. Se si sia però trattato di metadone o di codeina lo stabiliranno gli esami tossicologici.
Una settimana il tempo necessario per i primi risultati.
Intanto in queste ore il Messaggero ha riportato le parole di alcuni amici dei due ragazzi.
Queste le parole (riportate dal Messaggero) degli amici di Flavio e Gianluca.
“Eravamo vicino alla fontanella del campetto – hanno detto i ragazzi che erano con loro, scrive il “Messaggero” – e Aldo (il pusher 41enne che ha confessato di aver venduto ai due del metadone) si è presentato con in mano una lattina di Fanta e una boccetta piccola bianca.
Si sono appartati e hanno consumato quella robaccia, poi ci hanno raggiunto e hanno provato a giocare ma non stavano bene.
Non ce la facevano a correre, a reggersi in piedi e si sono fermati e messi in panchina”.
“Gianluca sembrava stesse peggio rispetto a Flavio – hanno detto i ragazzini -: ogni tanto si accasciava e quando ci avvicinavamo per chiedergli perché si sentisse così male, sembrava quasi che gli occhi gli si girassero indietro”.
La situazione è poi precipitata.
“Più tardi – hanno aggiunto i ragazzi – ha vomitato anche Gianluca: era liquido biancastro e il suo viso si è come spento, diventando violaceo.
Noi abbiamo provato a dirgli che avremmo chiamato il 118 ma lui non voleva, diceva che si sarebbe ripreso. Non voleva allarmare la sua famiglia, così lo abbiamo accompagnato a casa, quasi a spalle”. (Fonti: Ansa Il Messaggero, TgCom).