TERNI – E' accusato di avere maltrattato fisicamente e psicologicamente, il figlio di 10 anni della sua convivente (ora ricoverato in ospedale), un trentacinquenne impiegato ternano arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando di Terni. Maltrattamenti in famiglia il reato ipotizzato a suo carico.
A far emergere la vicenda (andata avanti almeno due anni, ipotizzano gli investigatori) e' stato il bambino che, stanco di subire le presunte vessazioni, circa due settimane fa ha deciso di raccontare i fatti alla mamma e alla zia materna che hanno poi a loro volta presentato denuncia ai militari.
Dalle indagini, in base a quanto riferito oggi dai carabinieri, e' emerso che, quando patrigno e figlio rimanevano soli nella villetta in cui abitavano con la mamma del piccolo, l'uomo, apparentemente senza motivo, era solito percuoterlo e malmenarlo. Sottoponendolo anche a insulti e pressioni psicologiche, nonche' minacciandolo se avesse rivelato gli episodi a qualcuno.
Dopo aver raccolto il racconto del bambino, venerdi' i militari sono entrati in azione non appena, da alcune telecamere appositamente installate, hanno notato l'uomo avvicinarsi al bambino mentre dormiva, per poi colpirlo su tutte le parti del corpo. I militari si sono allora precipitati presso l'abitazione, dove hanno colto in flagranza l'impiegato, incensurato, e lo hanno arrestato.
Il bambino e' stato ricoverato in stato di shock e per le lesioni riportate dall'aggressione presso l'ospedale ''Santa Maria'' di Terni con una prognosi di sette giorni. L'arresto e' stato convalidato dal gip Maurizio Santoloci che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Motivando la sua decisione il giudice ha parlato ''…di forme di violenza aberranti e tribali nei confronti del bambino…'' che ''denotano un'abitualita' seriale e di perversa vessazione verso il minore… il comportamento dell'indagato e' improntato a pura e depravata violenza verso il minore che non trova freno inibitorio in un istinto comportamentale…''.