La Procura dell’Aquila ha emesso 17 avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sul terremoto dello scorso aprile: undici riguardano il crollo della Casa dello Studente, due quello del Convitto Nazionale, mentre altri tre sono stati notificati a eredi di quattro costruttori defunti, dei quali non si conoscono le generalità .
Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni. Per la casa dello studente sono indagati: Claudio Botta, ingegnere progettista; Giorgio Gaudiano, responsabile del collaudo per l’acquisto dello stabile da parte del Consiglio di amministrazione dell’opera universitaria dell’Aquila (anno 1977); Walter Navarra, ingegnere incaricato dal Cda dell’Opera; Bernardino Pace, progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione dello stabile; Carlo Giovani, direttore dei lavori per conto della Regione Abruzzo; Pietro Centofanti, progettista e direttore dei lavori di restauro dello stabile; Tancredi Rossicone, progettista e direttore dei lavori di restauro; Massimiliano Andreassi, progettista e direttore dei lavori di restauro incaricato dei controlli che, secondo la Procura, non sarebbero stati eseguiti; Pietro Sebastiani, responsabile dell’area tecnica dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, presidente della commissione di collaudo dei lavori di ristrutturazione; Luca Valente, direttore dell’Azienda per il diritto agli studi universitari dell’Aquila; Luca D’Innocenzo, presidente dimissionario dell’Adsu. Per il Convitto nazionale gli indagati sono: Livio Bearzi, rettore del Convitto, e Vincenzo Mazzotta, dirigente del settore edilizio e pubblica istruzione della Provincia dell’Aquila.
Le quattro persone decedute indicate negli avvisi di garanzia notificati ai loro eredi sono: Antonio Miconi, titolare dell’impresa che costruì nel 1965 la casa dello studente; Igino Angelini, proprietario all’epoca della struttura: Remo Fonzi, nel 1965 incaricato di controllare la regolarità dei lavori; Ettore Pietrosanti, dirigente dell’ufficio settore demanio della Regione Abruzzo.
