Terremoto Abruzzo/ Ricostruzione e intolleranza le parole d’ordine della settimana

La settimana dopo Pasqua, la prima post terremoto, prende l’avvio con tre parole d’ordine: ricostruzione, inquisizione, intolleranza.

Silvio Berlusconi, l’uomo del fare, ha detto: tempi brevi. bisogna vedere come se la caverà con l’intrico di leggi e regolamenti e competenze nazionali e locali e  con gli interessi, quasi mai senza sponsor politici, che si affronteranno sull’affare da un miliardi di euro della ricostruzione. Un assaggio Berlusconi lo ha avuto con il suo piano casa, sbranato dai conflitti di competenza tra Stato e Regioni.

Poi ci sono le inchieste. La procura, i cui magistrati per anni hanno vissuto in una di quelle costruzioni sul cui crollo ora indagheranno, ha aperto uno o più fascicoli. Berlusconi, il quale sa bene che in Italia di solito queste cose finiscono in assoluioni, indulti o prescrizioni, ha detto: “La magistratura indaghi. Io guardo al futuro”.  E ha annunciato una revisione delle norme antisismiche: cosa certo utile. Ma se non saranno riviste le norme ugli appalti e sui controlli, sarà tutto inutile.

Intolleranza: sta montando contro Michele Santoro, reo, nella sua trasmissione su Rai 2, di avere criticato e dato voce a critiche sui soccorsi. Sarà la settimana della nuova prescrizione per il giornalista – conduttore?

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