Nei primi giorni del mese di maggio, allarmati da notizie preoccupanti provenienti dal web e da tamtam di voci di piazza che preannunziavano un imminente scossa tellurica nella zona dei Castelli Romani, i cittadini di Albano Laziale hanno intasato i centralini del Commissariato di Albano, dei Carabinieri e del Comune. Molti di questi, in un isterismo collettivo, si sono presentati per avere certezze in Prefettura.
Nello stesso tempo alcune scuole si sono mobilitate per fronteggiare l’eventuale emergenza. Alle istituzioni civili e militari deputati all’emergenza è stato richiesto di individuare la fonte dalla quale  provenivano questi allarmismi. Gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Albano laziale hanno individuato in F.G. di anni 58 di Albano laziale, la responsabile di quanto stava accadendo.
La donna, convocata presso gli uffici di Borgo Garibaldi, riferiva agli investigatori di essere una sensitiva e di aver previsto, riconducendosi a un complicato calcolo originato dal calendario dei Maya, che alle 12 dell’11 maggio scorso sarebbe avvenuta una grave calamità sismica in tutta l’area Castellana. F.G. si era premurata di esternarne le sue risultanze alla Santa Sede, a direttori di giornali e, a mezzo di posta elettronica, a persone di sua conoscenza. Al termine delle indagini F.G. è stata denunciata alla A.G. di Velletri per procurato allarme ed ammonita a non porre in essere tali avventate azioni prive di alcun fondamento scientifico.
