MODENA – Il terremoto in Emilia ha nuovamente fatto delle vittime, operai, sotto i capannoni e la circostanza ha sollevato una polemica con un duro botta e risposta tra la leader della Cgil, Susanna Camusso, e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Le nuove vittime del sisma che ha colpito l’Emilia sono lavoratori e, afferma la Camusso, “questo mi fa pensare che non si è provveduto alla messa in sicurezza degli stabilimenti prima di far tornare le persone al lavoro”.
Subito le ha replicato Squinzi: ”Non è vero che sono crollati capannoni di carta velina, quelli nel settore della ceramica erano signori capannoni, costruiti con tutti i crismi. Quindi mi sembra che i crolli siano da attribuire alla fatalità”.
”La situazione è estremamente seria – ha aggiunto Squinzi – Si parla di ormai una decina di morti. Un sacco di fabbriche ha interrotto l’attivita’ per la paura che siano inagibili e quindi, se ci fosse un’altra scossa, che possa succedere di peggio”. Rilevando che il sisma di oggi ha colpito ”una delle zone più industrializzate d’Italia”, Squinzi ha ricordato di aver parlato con Elio Manuzzi, titolare della Ceramiche Sant’Agostino: ”Mi diceva che era dal 1570 che non c’erano terremoti, quindi era una cosa imprevedibile”. Quindi il presidente di Confindustria ha affermato che ”lo Stato, come sempre ha fatto, e’ chiaro che interverra”’.