Terremoto in Emilia colpa di “fracking” o “Haarp”: teorie del complotto sul web

ROMA – Il terremoto “complotto delle multinazionali”, oppure colpa dell’impianto elettromagnetico in Alaska, della “Superluna”, o degli intramontabili Maya. In Italia la Terra trema? E’ perché stiamo assistendo a un complotto internazionale e intergalattico ordito contro…l’Emilia Romagna. A leggere il web, nei giorni dopo il sisma emiliano, si trovano spiegazioni di ogni ordine e grado. Giampaolo Giuliani ne dà una parascientifica al blog di Beppe Grillo. Lui da anni sostiene di poter prevedere con 24 ore di anticipo i terremoti, studiando il Radon. La comunità scientifica però non ha accolto le sue teorie.

“In questo momento -spiega Giuliani a Grillo – sono emotivamente preso perché dalla settimana scorsa c’erano segni che si sarebbe verificato un forte terremoto oggi, perché almeno a saper leggere i sismografi, l’epicentro dell’evento si è spostato da dopo il forte terremoto del 6, si è spostato tra 5 e 10 chilometri, da Finale Emilia, si è spostato su Mirandola rilasciando terremoti di grado che indicano l’incremento dell’energia e quindi la possibilità che si verifichi ancora un forte terremoto e non ne hanno tenuto conto”. Colpa degli espetti, quindi, che non lo hanno ascoltato e lunedì non hanno sgomberato interi paesi della bassa padana.

Su YouTube c’è chi rilancia il “fracking”. “Il terremoto in Emilia è stato provocato dalle prospezioni geologiche condotte nel sottosuolo dove vengono fatte brillare delle cariche alla ricerca di idrocarburi. Il governo di M. M. ha stipulato un accordo con multinazionali texane per queste prospezioni”. Colpa del governo quindi, che a forza di cercare fonti di energia nel sottosuolo si accanisce con l’Emilia Romagna.

Non manca chi rilancia la teoria di Haarp, ovvero quel sistema segretissimo (ma curiosamente assai conosciuto in rete) costruito dagli Stati Uniti in Alaska per influenzare la Terra attraverso onde elettromagnetiche. Gli Usa, secondo questa teoria, scatenerebbero terremoti a comando…nella temibilissima regione dell’Emilia Romagna, in questo caso, noto covo di pericolosi nemici degli Stati Uniti. In Italia a riprendere la toeria di Haarp è Gianni Lannes, che ha appena scritto un articolo sulla materia con questa conclusione: “Ecco una prova. Incrociando i dati degli ultimi terremoti di Earthquakes e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con quelli dell’attività HAARP a basse frequenze (onde Hertz 0-5 Hz) emerge una diretta correlazione con il sisma che ha colpito e piegato l’Emilia Romagna. Basta incrociare i grafici bellici e le registrazioni dei sismografi italiani”.

 

 

 

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Elisa D'Alto