FINALE EMILIA (MODENA) – La terra trema in Emilia Romagna, venti scosse sono state registrate nella notte tra il 23 e il 24 maggio e un’altra ancora alle 8.26 del mattino del 24 maggio di magnitudo 3.4. La più forte della notte, alle 23.41, ha avuto un’intensità di 4.3  ed è stata avvertita sia a Modena che a Bologna mentre un’altra è stata di magnitudo 3.2. I sismografi hanno rilevato che entrambe le scosse più forti si sono verificate a soli 4 km di profondità .
E ancora i dati raccontano che due scosse hanno avuto una magnitudo di 3,0, le altre sono tutte comprese tra 2,0 e i 3,0.
A Finale Emilia i campi di assistenza sono esauriti e intere famiglie hanno deciso di dormire in macchina dopo le due forti scosse avvertite durante la notte. ”E’ tornata la paura – ha detto il sindaco di Finale, Fernando Ferioli -. Stiamo tornando indietro, finché non ci sarà un po’ più di tranquillità non riusciremo a progredire. Cercavamo di convincere le persone a tornare nelle loro abitazioni, se agibili, ma se continuano queste scosse sarà impossibile”. Le due scosse della notte, di magnitudo 4,3 e 3,2 che si sono generate alla profondita’ minima di 4 chilometri, hanno provocato forti danni nei palazzi gia’ lesionati.
Soprattutto il castello Estense, dove c’è stato un nuovo crollo vicino alla torre. I tecnici, gli ingegneri e gli esperti che si trovano a Finale stanno eseguendo sopralluoghi e la zona rossa, che ieri 23 maggio era stata ristretta, sarà nuovamente allargata alle strade principali del centro storico.
Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, su richiesta del Comandante della Legione Carabinieri Emilia e Romagna, Generale Vittorio Tomasone, e su parere concorde del Generale Cosimo Piccinno, Comandante dei Nas, ha autorizzato l’invio di pattuglie dei Nuclei di Bologna e Parma nelle zone colpite dal sisma.
I carabinieri dei NAS collaboreranno con i Servizi regionali e con la Protezione civile, vigilando sull’igiene e la sanità a favore delle popolazioni colpite dal sisma.
SCIACALLIÂ Sciacalli in azione nelle zone terremotate dell’Emilia. Nell’ambito dei controlli predisposti per evitare il fenomeno, i carabinieri hanno denunciato cinque italiani tra i 17 e i 31 anni. Sono stati sorpresi nei pressi di una gioielleria di Mirandola, dove due di loro avevano appena tentato di vendere due anelli d’oro di dubbia provenienza. Nell’auto su cui viaggiavano, una Polo, i militari dell’Arma hanno trovato un utensile atto allo scasso.