ROMA – Il 10% della produzione di frutta dell'Emilia è a rischio. Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori, sulla base di un monitoraggio sul territorio che produce il 17% della frutta italiana.
Ben il 50% delle pesche proviene dalle zone terremotate, sottolinea la Cia, così come il 15,8% delle ciliegie e l'80% delle pere.
Il caos causato dal sisma nelle campagne della Bassa modenese e dell'Alta ferrarese, insieme ai danni subiti dai laboratori di conservazione e lavorazione aziendale, infatti fa temere per l'efficienza delle operazioni di raccolta, trasformazione e distribuzione di tutta la filiera.
L'agricoltura, quindi, non paga solo le conseguenze dirette del terremoto stimate in 500 milioni di euro, ma anche gli effetti degli stop alla produzione o delle difficolta' di svolgimento delle normali operazioni agricole.
Proprio in questo periodo, spiega la Cia si sta terminando la raccolta delle fragole, mentre si è nel pieno della stagione delle ciliegie e ci si prepara a giorni a quella di albicocche, pesche e nettarine.