Tra gli indagati per il crollo di una palazzina a L’Aquila c’è anche uno dei costruttori che ha vinto gli appalti per la “New Town”. La Procura della Repubblica dell’Aquila ha emesso sette avvisi di garanzia per il crollo del palazzo di Via XX settembre 79 durante il terremoto del 6 aprile 2009: nel crollo morirono 9 persone. Uno degli avvisi di garanzia è andato ad Armido Frezza, imprenditore della società Belvedere, che ha vinto un appalto bandito dalla Protezione Civile per la realizzazione di 5 palazzine destinate ai “terremotati”.
L’azienda di Frezza ha vinto anche alcune gare relative ai lavori per il G8 del luglio 2009, e si è aggiudicato anche alcuni lavori commissionati dal comune dell’Aquila.
Per quanto riguarda invece l’inchiesta sulla palazzina di XX Settembre, le ipotesi di reato sono quelle di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni.
Oltre a Frezza, le persone indagate sono: Francesco Laurini, coamministratore con Frezza della società Belvedere, che ha costruito lo stabile; Diego Scoccia, progettista architettonico e direttore dei lavori; Pietro Paoloni, progettista architettonico, strutturale e direttore dei lavori; Enrico De Cristofaro, collaudatore statico; Luigi Giuseppe Maria Bonifacio, firmatario della relazione geologica-tecnica; Renato Amorosi, dirigente pro tempore del settore Territorio sportello unico per l’edilizia del Comune dell’Aquila, che ha firmato la concessione edilizia dei lavori.
