All’Aquila i lavori per la ricostruzione ristagnano, i politici “latitano” e allora ci pensa la Chiesa: la Curia ha infatti dato vita a una società che si occupa proprio di elaborare progetti e predisporre lavori. Si chiama Aquilakalo’s Srl, è stata fondata a dicembre del 2009 e ha sede nella Curia arcivescovile.
La società individua le opere da realizzare, i terreni sui quali costruire, gli investimenti da effettuare. Il presidente del consiglio di amministrazione è monsignor Giovanni D’Ercole, il vicario inviato dal Vaticano come “rappresentante” delle istituzioni ecclesiastiche nella città colpita dal terremoto di più di un anno fa.
Partita con un capitale sociale di 10 mila euro, la srl può vantare adesso un patrimonio di 13 milioni di euro da utilizzare per rendere concrete le tante idee. Un “tesoretto” (raccolto dalla Caritas) da sfruttare, ma il problema, spiega il prelato, è l’inerzia delle istituzioni: “Il municipio non mi spiega, non indica dove, non mi dà la possibilità di investirli per il bene della comunità”.
Per questo monsignor D’Ercole ha minacciato di andarsene, anche se non intende lasciar da soli gli aquilani. Intanto, però, lui ha lasciato la presidenza della società, per timore di ritrovarsi “impelagato in qualche cosa tra due o tre anni”. Il suo auspicio è che la società continui ad operare nel campo degli appalti “con la massima trasparenza”.