ROMA – “Il terremoto mi insegue, anche se cambio città”. Luigi Sciamanna, ristoratore di 41 anni, è uno degli abitanti di Finale Emilia, una delle città più colpite dal terremoto del 20 maggio. Sciamanna ha raccontato a Il Giorno: “Sono nato a San Francisco e nel ’97 ero nelle Marche, quando ci fu il terremoto. Lì non successe niente, mentre qui a Finale Emilia, dove sono giunto per amore, è caduto tutto. Quando è arrivata la scossa mia moglie mi ha trovato già pronto, perché io ormai sono allenato. Ora però c’è alle porte un futuro incerto, con un locale lesionato nella sua struttura, un mutuo da pagare e con pochi soldi a disposizione”. Il ristorante ha subito seri danni e rimarrà chiuso per molto tempo, ma Sciamanna ha deciso di condividere con gli altri abitanti il cibo avanzato, concludendo: “Però davvero non so come andare avanti”.