ROMA- Il terremoto avvenuto ieri sera nella Pianura Padana non ha stupito i geologici. L'intera zona e' classificata nel livello 3 della mappa di pericolosita' sismica, quindi ad un livello di bassa pericolosita', ma e' comunque soggetta a scosse sismiche.
I quattro terremoti avvenuti ieri sera tra le province di Rovigo, Ferrara e Mantova, il maggiore dei quali di magnitudo 4.7, sono stati generati dal movimento della microplacca adriatica. ''Questo fenomeno – spiega il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – e' anche all'origine dei terremoti registrati in passato in questa zona, come quello di Ferrara del 1570 o quello di Modena del 1346''.
La microplacca adriatica e' molto probabilmente l'ultima propaggine della placca africana, che spinge verso nord contro la placca europea. Tuttavia la microplacca adriatica e' separata da quella africana dal Mar Ionio che – spiega il sismologo – e' quello che resta di un antichissimo oceano.
Sempre secondo la mappa di pericolosita' sismica, la Pianura Padana e' circondata da zone molto piu' attive, come quella degli Appennini, classificata ai livelli 1 e 2 della mappa, e la zona intorno a Forli' e Reggio Emilia, classificata a livello 2.
